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Console Generale Liu Kan al Corriere della Sera: Punti chiave su come conoscere la vera Cina
L'8 dicembre, il giornale italiano "Corriere della Sera" ha pubblicato l'articolo firmato del Console Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano Liu Kan "Punti chiave su come conoscere la vera Cina", seguente il testo completo:
Nonostante la situazione di pandemia in cui riversa, la città di Milano riesce ugualmente a far nutrire negli altri grande speranza, e la morsa del freddo invernale non può impedire che la vitalità e l'energia di questa metropoli si manifestino, né tantomeno può porre freno allo spirito di ricerca e conoscenza tipico degli italiani, che amano pensare in maniera indipendente e sono sempre stati abituati a farlo. Da quando ho assunto l'incarico di Console Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano, nel rapporto con gli amici italiani e nel comunicare con loro ho sempre percepito dal profondo il loro desiderio di capire e conoscere ancor più la vera Cina di oggi.
Per comprendere appieno la Cina odierna non si può fare a meno di confrontarsi e parlare della forza promotrice che vi è dietro - il Partito Comunista Cinese (PCC), e questo purtroppo viene spesso o volutamente evitato dai paesi occidentali o diviene addirittura bersaglio di critiche mosse solamente da pregiudizi. Il PCC è stato fondato nel luglio del 1921 e inizialmente annoverava solamente poco più di 50 membri. Nel corso degli ultimi 100 anni, esso non solo è diventato il più grande partito politico al mondo con più di 95 milioni di membri attuali, ma è anche stato capace di unire e guidare l'intero popolo cinese verso l'indipendenza nazionale e la liberazione della popolazione, instaurando la Repubblica Popolare e realizzando i due veri e propri miracoli rappresentati dal rapido sviluppo economico e dalla duratura stabilità sociale. Sorge qui spontanea la domanda: qual è il segreto del successo del PCC? La democrazia cinese in fin dei conti che tipo di democrazia è? Quale sarà il futuro percorso di sviluppo della Cina? Quali opportunità potrà offrire allo sviluppo delle relazioni tra Cina e Italia e al popolo italiano stesso?
Prima domanda: Qual è il segreto del successo del PCC?
Tale questione è oggetto di dibattito in tutto il mondo. Di recente si è concluso con successo a Pechino il Sesto plenum del 19° Comitato Centrale del PCC. Si è trattato di un'importante assemblea plenaria svoltasi in occasione del centenario della fondazione del PCC, con lo scopo di riassumere sinteticamente ma in maniera esaustiva le risposte alle domande "perché abbiamo avuto successo in passato? Come riusciremo a continuare ad avere successo in futuro?" La risposta sta nell'importanza data alla capacità di sintesi e nella capacità effettiva di applicare tale sintesi alle esperienze storiche passate: questa è una delle chiavi di successo del PCC. Un antico detto cinese recita "considera la storia come uno specchio, e potrai conoscere le ascese e le cadute".?Ogni qualvolta si verifichi un evento di rilievo o si raggiunga un'importante punto di svolta storico, il PCC deve riguardare alla propria storia, fare una sintesi delle proprie esperienze e acquisire così la forza e la saggezza per poter andare avanti verso il futuro.
Il Sesto Plenum ha inoltre sottolineato come il PCC, nei suoi 100 anni di impegno, abbia accumulato una preziosa esperienza storica coprendo dieci aspetti: sostenere la leadership del Partito, mettere il popolo al primo posto, avanzare l'innovazione teorica, mantenere la propria indipendenza, seguire la via alla cinese, mantenere una visione globale, continuare a praticare nuove esperienze, avere il coraggio di difendersi, promuovere un fronte unito e restare impegnati nell'autoriforma del Partito. Fondamentalmente parlando, il PCC è sempre rimasto fedele ai propri ideali e alle proprie convinzioni, combinando con successo i principi basilari del Marxismo con l'eccelsa cultura tradizionale cinese, applicandoli alle concrete e specifiche condizioni reali della Cina. Ha oltretutto sempre respirato, vissuto, condiviso destino e anima con il proprio popolo, rimanendo sempre fedele alla propria missione originaria di donare felicità e far rinascere il popolo e la nazione cinese, lavorando costantemente perché ciò avvenga. Ha oltretutto sempre avuto il coraggio di autoriformarsi, di affrontare faccia a faccia i problemi e di correggere i propri errori; solo così è stato in grado di guidare il popolo cinese a superare tutti gli ostacoli e a conseguire un successo dopo l'altro. Il PCC è stato in grado di far trasformare lo stato chiuso o semichiuso che era la Cina in una grande ed aperta nazione; ha fatto sì che la Cina, nazione povera e piena di problemi, si sviluppasse al punto da divenire la seconda economia mondiale; ha reso la Cina, da paese agricolo e arretrato che era, il paese numero uno al mondo nel settore manifatturiero; ha completamente risolto il problema della povertà assoluta nelle zone rurali secondo gli attuali standard; è passata ad essere una nazione con penuria di cibo e beni di prima necessità ad avere una società moderatamente prospera. Se prima le parole d'ordine per la Cina erano "sollevarsi ed arricchirsi", ora si fa un grande passo in avanti e la parola chiave è "rafforzarsi".
Seconda domanda: che tipo di democrazia è quella che è stata definita "democrazia popolare per l'intero processo" durante la risoluzione dei risultati politici del PCC durante il recente Sesto Plenum? Quali sono le sue caratteristiche peculiari?
La democrazia è un valore comune a tutta l'umanità e un concetto importante che il PCC e il popolo cinese hanno sempre sostenuto. La varietà di sistemi e culture politiche nel mondo fa sì che la democrazia non può e non deve avere un solo modello e standard, ma che anzi deve basarsi sulle tradizioni storiche del paese in questione e sulle condizioni reali di esso. Solo il popolo può giudicare se il proprio paese è democratico o meno: il modo migliore per giudicare l'efficienza di una democrazia in un paese è vedere quanto di quello che viene promesso prima delle elezioni poi venga effettivamente realizzato in seguito, e non vedere una popolazione che si sveglia durante il voto e poi torna in uno stato "dormiente" dopo di esse; inoltre, accade spesso che la stessa popolazione che recepisce e ascolta con attenzione altisonanti slogan e proclami durante la campagna elettorale, perda poi diritto di parola dopo le elezioni, ottenendo promesse e favori solo in funzione del voto, ma venendo poi in seguito ignorata. Il PCC ritiene che democrazia significhi che il popolo è padrone del proprio Paese. In Cina la democrazia popolare per l'intero processo include tutti gli elementi cardine della politica democratica, quali la democrazia elettorale, la democrazia consultiva, la democrazia sociale, la democrazia di base e civile, e copre inoltre tutti i settori del processo democratico come le elezioni, le consultazioni, le decisioni, la gestione e la supervisione democratica etc. E non sono solamente assicurate le complete procedure istituzionali, ma nella pratica viene anche garantita una partecipazione completa dei cittadini, unendo democrazia di processo e di risultato, democrazia procedurale e sostanziale, democrazia diretta e indiretta, democrazia del popolo e volontà dello Stato. Attraverso una serie di canali democratici trasparenti e regolamentati, si garantisce efficacemente che tutti possano contribuire alla gestione degli affari statali, di varie imprese di natura economica e culturale nonché contribuire a questioni di carattere sociale secondo le modalità previste dalla legge. Questo è il motivo principale per cui il popolo cinese ha un alto grado di fiducia nel sistema politico.
Terza domanda: in un contesto storico come questo, in cui si intrecciano cento anni di cambiamenti con una pandemia che non si vedeva da un secolo, la Cina è stata in grado di dare slancio ad una crescita sostenibile a livello globale. Come continuerà a mostrare al mondo intero le nuove prospettive e i nuovi frutti del proprio sviluppo?
Ritengo che per assicurare che questa enorme nave che è la Cina mantenga sempre la giusta rotta, sia necessario garantire il ruolo centrale di leadership del PCC. Per questo motivo, la "Risoluzione" approvata dal Sesto Plenum ha riaffermato?la posizione centrale del Segretario Generale Xi Jinping sia nel Comitato Centrale del PCC che nel Partito nel suo insieme e ha stabilito il ruolo guida del "Pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era". Ciò è di vitale importanza nell'ottica dello sviluppo del Partito e del Paese in una nuova era, così come è fondamentale per permettere l'avanzamento del grande processo storico di ringiovanimento nazionale. Non è mai stato dimenticato lo spirito originario, mantenuto attraverso cento anni di difficoltà e ristrettezze, e proprio da esso si è sempre ripartito. Proprio poiché ha sempre mantenuto la giusta direzione, mettendo sempre il popolo al primo posto, il PCC è stato in grado di mantenere uno sviluppo regolare, pianificandone le fasi concrete ed affrontando e rispondendo con efficacia ai rischi e alle sfide sul proprio cammino; ha inoltre saputo guidare persone di tutti i gruppi etnici del Paese ad avere maggiore fiducia in loro stessi, concentrandosi su innovazione, coordinamento, rispetto dell'ambiente, apertura e condivisione di nuovi concetti di sviluppo, accelerando la messa a punto del nuovo modello di sviluppo "a doppio ciclo" sia in patria che all'estero, con la costante promozione di uno sviluppo di alta qualità. Siamo ora entrati con spirito ancor più positivo ed energico in un nuovo percorso che porterà, entro la metà del secolo, ad un miglioramento della civilizzazione materiale, politica, etico-culturale, sociale ed ecologica, realizzando appieno l'ammodernamento a livello nazionale del sistema politico e della capacità di governance. In questo modo la prosperità comune di tutto il popolo sarà fondamentalmente realizzata e ogni cinese potrà condurre una vita più felice e sana.
Quarta domanda: cosa implica per l'Italia e per il popolo italiano lo sviluppo della Cina?
Il PCC non è solamente un grande partito nazionale che persegue la felicità del popolo cinese e il ringiovanimento della nazione, ma è anche un partito politico che cerca di costruire una grande unità a livello mondiale e promuove il benessere dell'intera umanità. Il Partito unifica gli interessi del proprio popolo con quelli di tutti i paesi del mondo, promuovendo la costruzione di una comunità umana dal futuro condiviso e la realizzazione di un mondo in cui sono garantite pace duratura, sicurezza globale, prosperità comune, ed è aperto, tollerante, pulito e meraviglioso. Già oltre 2000 anni fa l'antica Via della Seta collegava la Cina e l'antica Roma a migliaia di chilometri di distanza. Attualmente la Cina e l'Italia, in qualità di rappresentanti di spicco delle civiltà orientali e occidentali, dovrebbero continuare ad ereditare e mantenere vivo lo spirito di quell'antica Via della Seta, mantenendo il rispetto reciproco, consolidando l'amicizia tra i due Paesi e, grazie alle linee guida indicate dal progetto del Belt and Road Initiative, promuovere una cooperazione di reciproco vantaggio in vari settori.
Negli ultimi anni la circoscrizione consolare del Consolato Cinese a Milano, comprendente le quattro regioni di Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte, ha avuto un ruolo guida nel promuovere continuativamente lo sviluppo ad alto livello degli investimenti e della cooperazione commerciale con la Cina. Ritengo che concentrandoci sulla ripresa post-pandemica della cooperazione reciproca in settori come quello della green economy, del digitale e dell'innovazione tecnologica si delineeranno ampie e infinite prospettive di sviluppo. Pechino al momento si sta preparando per le incombenti Olimpiadi invernali del 2022, impegnandosi al massimo a contrastare la pandemia per fornire agli atleti di tutto il mondo un palcoscenico sportivo "semplice, sicuro, meraviglioso". Milano-Cortina d'Ampezzo ne raccoglierà il testimone ospitando le Olimpiadi Invernali del 2026: entrambe le parti dovrebbero sostenersi a vicenda e promuovere la collaborazione tra Cina e Italia in ambito sportivo e nel settore del turismo invernale. L'anno prossimo verrà inoltre ripreso l'Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina, che sicuramente porterà ad un nuovo livello gli scambi e la cooperazione culturale tra i due paesi con grandi e sostanziali risultati.
Cari amici, "Quando prevale la grande via, il mondo è equamente condiviso da tutti." Il PCC e il popolo cinese hanno conseguito insieme grandi vittorie e glorie negli ultimi 100 anni. La Cina, nel tracciare un nuovo percorso verso una nuova era, continuerà a seguire la strada dello sviluppo pacifico e delle riforme di apertura, contribuendo attivamente alla realizzazione della pace mondiale e dello sviluppo globale. Siamo intenzionati a lavorare congiuntamente con la comunità internazionale, Italia inclusa, per superare le difficoltà del periodo, sconfiggere del tutto la pandemia e mettere in atto una crescita e una ripresa inclusiva e sostenibile. Desideriamo lavorare fianco a fianco con tutti gli amici di ogni gruppo e estrazione sociale dell'area consolare infondere loro più forza e speranza nella rinascita post-pandemica. Sono sicuro che dopo il freddo dell'inverno la primavera si avvicinerà con il suo calore e la sua prosperità.
(Fonte: Consolato Generale della Repubblica Popolare di Cina in Milano)
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