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Cina: "Esortiamo gli Stati Uniti a non intraprendere misure sbagliate contro le imprese cinesi"
Nel pomeriggio del 21 marzo, il Ministero del Commercio cinese ha tenuto una conferenza stampa ordinaria durante la quale il portavoce He Yadong ha risposto alle domande dei giornalisti, tra cui una relativa al tentativo dell'amministrazione degli Stati Uniti di inserire alcune aziende cinesi nel settore dei semiconduttori nella lista delle sanzioni, usando come pretesto il ruolo di "fornitori di Huawei".
He Yadong ha affermato che la Cina si oppone fermamente alla politicizzazione e alla strumentalizzazione delle questioni economico-commerciali e tecnologico-scientifiche. Ha sottolineato che negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno abusato delle misure di controllo delle esportazioni per sanzionare e ostacolare in modo irragionevole le imprese cinesi, causando gravi disturbi alla catena industriale globale dei semiconduttori e alle catene di approvvigionamento mondiali, danneggiando sia gli altri sia se stessi.
Le sanzioni degli Stati Uniti contro più numerose imprese cinesi, sotto il pretesto della cosiddetta "correlazione" sulla base della repressione continua di Huawei da parte delle autorità statunitensi, sono considerate un atto di bullismo economico. Queste azioni violano le regole economico-commerciali internazionali e danneggiano l'ordine dell'economia e del commercio globale. La Cina esorta gli Stati Uniti a non intraprendere tali misure sbagliate e adotterà le contromisure necessarie per proteggere gli interessi legittimi delle imprese cinesi.
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