La "diplomazia navetta" della Cina ottiene slancio globale per una pace duratura

Un edificio danneggiato dai bombardamenti a Donetsk. (19 dicembre 2023 - Xinhua/Victor)

Un alto diplomatico cinese ha recentemente lanciato un nuovo ciclo di "diplomazia navetta" per affrontare la crisi ucraina, sottolineando l'impegno attivo della Cina nel mantenere la pace globale.

Tali sforzi hanno dimostrato l'impegno della Cina nell'agire come mediatore tra le parti in conflitto.

Dal 28 luglio, Li Hui, rappresentante speciale del governo cinese per gli affari eurasiatici, ha visitato Brasile, Sudafrica e Indonesia, membri chiave del Sud del mondo, in una missione per allentare la tensione.

Durante la visita, i Paesi hanno elogiato il ruolo costruttivo della Cina nel promuovere colloqui di pace e hanno espresso l'impegno a lavorare con la Cina e altre parti interessate per trovare un approccio collettivo e inclusivo alla risoluzione della crisi.

Invece di istigare, molti Paesi del Sud del mondo hanno proposto iniziative di pace o condotto una diplomazia navetta tra Russia e Ucraina, diventando attori chiave nel promuovere il dialogo e la pace.

La Cina, in particolare, ha mantenuto una posizione obiettiva e imparziale, sostenendo costantemente la pace e il dialogo. Beijing ha ripetutamente inviato inviati speciali per impegnarsi nella diplomazia navetta, gettando le basi per i colloqui per il cessate il fuoco.

L'ultimo ciclo di diplomazia navetta della Cina è guidato dalla convinzione che più nazioni chiedono la pace, maggiori saranno le possibilità di de-escalation, avvicinando il mondo a rinnovati negoziati e alla pace.

Di fronte a tumulti e crisi, la Cina ha sempre sostenuto la pace e promosso il dialogo. Finché persistono i conflitti, gli sforzi della Cina per promuovere la pace e il dialogo non cesseranno. Ciò vale non solo per la crisi ucraina, ma anche per altre questioni internazionali e regionali.

A luglio, 14 fazioni palestinesi si sono riunite a Beijing per la prima volta per tenere un dialogo di riconciliazione, portando speranza al popolo palestinese sofferente. Dallo scoppio dell'ultimo ciclo di conflitto israelo-palestinese, la Cina ha ripetutamente spinto per un cessate il fuoco presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

A marzo dell'anno scorso, con il supporto e la facilitazione della Cina, l'Arabia Saudita e l'Iran hanno raggiunto una riconciliazione storica a Beijing, dando l'esempio ai Paesi della regione per risolvere conflitti e divergenze attraverso il dialogo e la consultazione.

Sostenendo un concetto di sicurezza comune, completo, cooperativo e sostenibile, la Cina non alimenta mai le fiamme del conflitto o ne trae vantaggio quando affronta le crisi. Al contrario, mantiene una posizione obiettiva e imparziale, cerca attivamente il consenso nella comunità internazionale e inietta più stabilità ed energia positiva in un mondo afflitto dalle incertezze.

Attualmente, la crisi ucraina e il conflitto israelo-palestinese rimangono irrisolti, con il rischio di un'ulteriore escalation. La comunità internazionale riconosce ampiamente la necessità di stabilire piattaforme di comunicazione e rafforzare gli sforzi di pace, soprattutto di fronte a situazioni sempre più disastrose.

Sebbene la strada per la pace sia difficile e piena di ostacoli, la Cina rimane dedita a qualsiasi sforzo che aiuti ad abbassare le tensioni e a portare pace e stabilità.