Commercio estero della Cina mostra resilienza nonostante il difficile contesto esterno

Vista del terminal container del porto di Rizhao, nella provincia orientale cinese dello Shandong. (22 agosto 2024 - Xinhua/Guo Xulei)

Il commercio estero della Cina ha continuato a dimostrare una forte resilienza durante i primi otto mesi dell'anno, nonostante il complesso e difficile contesto esterno, mostrano i dati ufficiali pubblicati martedì 10 settembre.

Il volume degli scambi di merci è aumentato del 6 percento in termini di yuan nei primi otto mesi di quest'anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo la General Administration of Customs (GAC).

Le esportazioni sono aumentate del 6,9 percento anno su anno nel periodo gennaio-agosto, mentre le importazioni sono salite del 4,7 percento, secondo la General Administration of Customs.

In termini di dollari, il commercio estero di merci del Paese si è attestato a 4,02 trilioni di dollari da gennaio ad agosto, in aumento del 3,7 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le esportazioni sono aumentate del 4,6 percento rispetto all'anno precedente, mentre le importazioni sono aumentate del 2,5 percento.

Il surplus commerciale è aumentato dell'11,2 percento a 608,49 miliardi di dollari durante il periodo di otto mesi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Lyu Daliang, direttore del Dipartimento di Statistica e Analisi del GAC, ha attribuito l'aumento del commercio estero alla fiorente domanda sia in patria che all'estero.

"L'economia cinese ha registrato una ripresa continua dall'inizio di quest'anno. Nella prima metà dell'anno, le quote della Cina nelle esportazioni e nelle importazioni globali hanno entrambe registrato un aumento stabile", ha affermato Lyu.

L'ASEAN è rimasta il principale partner commerciale della Cina, con un volume di scambi bilaterali che ha raggiunto i 4,5 trilioni di yuan nei primi otto mesi, in aumento del 10 percento rispetto all'anno precedente, rappresentando il 15,7 percento del commercio estero totale del Paese. è stata seguita dall'Unione Europea con un volume di scambi pari a 3,72 trilioni di yuan, dagli Stati Uniti con 3,15 trilioni di yuan e dalla Repubblica di Corea con 1,51 trilioni di yuan.

Il commercio di beni della Cina con i Paesi partecipanti alla Belt and Road Initiative è aumentato del 7 percento a 13,48 trilioni di yuan nei primi otto mesi.

I prodotti meccanici ed elettrici hanno continuato a dominare le esportazioni cinesi durante il periodo, rappresentando quasi il 60 percento del totale.

In particolare, le esportazioni di apparecchiature e componenti per l'elaborazione automatica dei dati sono aumentate dell'11,6 percento anno su anno nei primi otto mesi, i circuiti integrati sono aumentati del 24,8 percento e le automobili del 22,2 percento.

La regione occidentale della Cina ha assunto la leadership in termini di tasso di crescita del commercio estero a livello nazionale. Nei primi otto mesi, trainati dall'esportazione di prodotti ad alta tecnologia, il volume di importazioni ed esportazioni nella regione occidentale è aumentato del 10,1 percento anno su anno, superando i tassi di crescita del 6,7 percento e del 2,2 percento rispettivamente nelle regioni orientali e nordorientali.

Nei primi otto mesi, il volume del commercio estero delle imprese private è aumentato del 10,5 percento anno su anno, rappresentando il 55,1 percento del totale del Paese.

La Cina mira ad aumentare il volume e la qualità del commercio estero, incrementare le importazioni di beni di alta qualità e aiutare le imprese del commercio estero ad abbassare i costi e aumentare l'efficienza, secondo il rapporto di lavoro governativo di quest'anno.